Barack Obama è giustamente considerato un moderno esempio di comunicatore. Le sue abilità retoriche, la capacità di creare immagini e sensazioni con le parole in modo che gli altri non solo vedano ciò che lui vede, ma lo sentano anche, sono il segreto del suo successo.
Barack Obama e la sua varietà di stili di comunicazione
Un’analisi delle sue tecniche di comunicazione è utile per i leader di ogni settore che vogliono comprendere il suo stile di leadership e coglierne aspetti utili da integrare nel proprio modo di comunicare.
Barack Obama la PNL nella comunicazione di massa
Per creare immagini e sensazioni attraverso il linguaggio, Barack Obama utilizza strumenti tipici della PNL. Tra questi si può riscontrare il Milton Model, un modello linguistico che nasce dallo studio della linguistica e dei modelli comunicativi che utilizzava lo psicologo e ipnoterapeuta Milton Erickson per ottenere risultati nei suoi pazienti in modo semplice e veloce. Il Milton Model rende capaci e consapevoli di comunicare in modo abilmente vago. Con questo modello linguistico Barack Obama rivolgendosi alle masse utilizza un altro concetto tra i fondamenti della PNL: il rapport. Il rapport si articola in due fasi: il ricalco e la guida. Comunicando con le masse, nella fase di ricalco, non gli è possibile utilizzare il ricalco non verbale del respiro dell’interlocutore o mettere in atto quello che fanno alcuni venditori con le tecniche di mirroring (quando si mettono nella stessa posizione del loro interlocutore.
È su questo punto che Barack Obama riesce a fare la differenza nel comunicare alle masse: Barack Obama utilizza il Milton Model per comunicare in modo vago e più omni – comprensivo possibile per fare in modo di “dipingere” nella mente di ogni interlocutore l’immagine e le sensazioni della sua realtà soggettiva collegata alle sue proprie esperienze, immagini e sensazioni. Solo dopo questa fase di ricalco di massa, Barack Obama passa alla fase di guida in cui è lui ad orientare le scelte del suo uditorio.
Yes We Can un messaggio in sintonia con il suo stile comunicativo
Barack Obama con lo slogan della sua campagna elettorale Yes We Can > Si Noi Possiamo, lancia una sfida ai suoi elettori.
Yes > SI: Apertura verso le persone a cui sta comunicando).
We > NOI: Inclusivo verso se stesso e se stesso incluso sullo stesso piano insieme ai suoi elettori.
Can > POSSIAMO: Il verbo irregolare potere nella radice Poss-iamo funge da Call tu Action, da chiamata all’azione ma anche da monito: Vogliamo che cambino le cose? Vogliamo un’America diversa? Se vogliamo cambiare le cose, se vogliamo un’America diversa, è possibile e noi possiamo farlo ma per ottenerlo dobbiamo lavorare insieme. Obama la guida verso il cambiamento, una sorta di grande Coach della nazione.
I contenuti che danno speranza, incoraggiano ed entusiasmano
Obama tende spesso ad entusiasmare il pubblico e il paese riguardo la sua amministrazione. Li incoraggia e usa questo senso di speranza come leva per le difficili scelte che lui e la sua squadra devono affrontare.
Obama è un appassionato di sport ed esprime le sue opinioni sulla necessità di un torneo di football universitario. È padre di famiglia che non ha paura di esprimere il suo amore per sua moglie e le sue figlie. L’immagine che viene trasmessa è quella di un persona per molti aspetti molto simile e vicina a noi che conosce la complessità della nostra vita quotidiana.
Ascoltare tutti i punti di vista e prendere una decisione
Nel mondo della PNL c’è un detto che dice: abbiamo 2 orecchie ed una bocca perchè dobbiamo ascoltare il doppio di quello che diciamo.
Obama è un ex professore di diritto e gli piace ascoltare tutti i lati di una questione a volte provocando le persone per far emergere punti di vista differenti e contrari. Una delle ragioni per cui può raggiungere entrambi i lati dell’aula è perché effettivamente ascolta ciò che gli altri hanno da dire. Questa capacità di ascolto attivo, gli permette di costruire un’ideologia cruciale per il supporto bipartitico alle sue iniziative.
Nonostante Obama sia aperto verso punti di vista diversi, il modo in cui ha condotto la sua campagna e le sue prime interazioni con il Congresso hanno dimostrato che sa ciò che vuole, Sto arrivando! prendere decisioni e non ha paura di utilizzare il suo potere politico per ottenerlo.
Ispirare. In un discorso pre-inaugurale al Memoriale di Lincoln, Obama ha richiamato l’esempio e la retorica di Lincoln dicendo: “Ciò che è richiesto è una nuova dichiarazione di indipendenza, non solo nella nostra nazione, ma anche nella nostra vita – dall’ideologia e dal pensiero limitato, dal pregiudizio e dal bigottismo – un appello non ai nostri istinti facili ma ai nostri angeli migliori”. Se il passato è un’indicazione, Obama è probabilmente destinato a invocare la storia americana di superamento di ostacoli importanti come prova ed impulso per prendere decisioni difficili e fare il lavoro pesante.
C’è qualcos’altro in Obama che è critico per la sua capacità di condurre in una crisi: la sua compostezza. Parlando con Larry King, il stratega democratico di lunga data James Carville ha notato come il comportamento di Obama abbia servito a irradiare sicurezza, qualcosa da cui gli americani in crisi possono trarre conforto.
Sostenendo tutti questi stili c’è un rigoroso senso di disciplina. Raramente lo vediamo deviare dal messaggio; non ha paura di tenere le cose sotto controllo, soprattutto con i media. Lui e i suoi collaboratori rimangono concentrati sul messaggio e questo è uno dei motivi per cui la campagna di Obama è riuscita.
Obama ha la padronanza verbale per rendere i suoi punti cristallini. La sua sfida, come per tutti i leader, è di garantire che le sue parole servano come stimoli per l’azione, invece che come decorazioni retoriche.
Come si dice, le parole sono a buon mercato; conta ciò che si fa.
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